Esteban Ocon non è per niente sorpreso della retrocessione di Jack Doohan da parte dell'Alpine, come ha dichiarato prima del fine settimana di gara a Imola.
Doohan e il pilota di riserva Franco Colapinto hanno scambiato i loro ruoli prima del Gran Premio dell'Emilia Romagna, una decisione che ha scatenato molte polemiche nel paddock di F1.
Ocon Critica Duramente l'Alpine
"Purtroppo non è davvero una sorpresa alcune delle decisioni che sono state prese recentemente dalla squadra. Ma non ho molto da dire. Ovviamente, triste per Jack. Sono sicuro che tornerà in F1 in qualche momento. Ha mostrato alcuni momenti davvero forti quest'anno in cui si è qualificato molto bene ed è stato molto veloce in auto, il che è stato bello da vedere."
Ma, per fare una frittata bisogna rompere delle uova, e Colapinto, crede il francese, meritava anche lui una - seconda - possibilità in F1.
"D'altra parte, anche Franco merita di essere in F1. L'anno scorso ha mostrato delle ottime cose con la macchina della Williams e purtroppo non ci sono abbastanza auto in griglia per contenere tutti i talenti che ci sono."
"Ma sì, non molto altro da dire. Sono felice di dove mi trovo," ha concluso Ocon.
Jack Doohan e Flavio Briatore.
Il compagno di squadra di Ocon in Haas F1, Oliver Bearman, è d'accordo con lui. “Penso che sia molto difficile in quella situazione avere quella pressione che già grava sulla tua testa dalla prima gara”, dice in una conversazione con, tra gli altri, GPblog.
"Posso solo immaginare che sia una situazione orribile e sento che il suo trattamento sia stato molto ingiusto. Venendo dalla sua posizione, essendo anch'io un debuttante, è molto difficile, soprattutto la prima metà della stagione, il primo quarto della stagione. Siamo andati credo a quattro delle sei piste che erano nuove per noi debuttanti."
“Abbiamo avuto due eventi sprint che sono ancora più difficili per noi come debuttanti. Prima ancora di arrivare alla stagione europea dove ci sono le piste che conosce, è già stato buttato fuori dalla macchina. Quindi sì, incredibilmente duro a mio parere”, conclude Bearman.