Alexander Albon e Liam Lawson sono stati penalizzati dopo la sprint race, modificando così i risultati alla bandiera.
Per Alexander Albon, la penalità è stata dovuta al fatto di essere stato "al di sotto del tempo minimo impostato nell'ECU (Unità di Controllo del Motore, ndr.) in tre settori consecutivi all'inizio del periodo di Safety Car," si legge nel documento ufficiale della FIA.
Sebbene i Commissari notino che le condizioni non erano "ideali" e che il pilota thailandese non ha creato una situazione insicura o pericolosa, essi comunque infliggono la penalità prescritta, senza aggiungere punti di penalità alla sua licenza, tuttavia.
Per Liam Lawson, tuttavia, il caso è stato completamente diverso. Già non c'era buon sangue tra il neozelandese e Fernando Alonso, ma ora la situazione è ancora più precaria, con Lawson che è stato il pilota ad interrompere la gara dello spagnolo raccogliendo la sua Aston Martin e mandandolo contro il muro, terminando così la sua gara.
Lawson stava tentando un sorpasso su Alonso alla Curva 11. "Anche potendo affiancarsi completamente, l'asse anteriore della Macchina 30 non era avanti rispetto all'asse anteriore della Macchina 14 all'apice come richiesto dalle Linee Guida sugli Standard di Guida," si nota nel documento FIA.
Pertanto, a Lawson non era concesso lo spazio per correre all'uscita della curva. "A causa del layout del circuito, la macchina che ha il diritto alla traiettoria di gara in Curva 11 ha anche il diritto alla traiettoria di gara in Curva 12."
"La Macchina 30 ha guidato fino all'estremo limite del tracciato tra le Curve 11 e 12 e si è scontrata con la Macchina 14 all'avvicinamento alla Curva 12. I Commissari determinano che la Macchina 30 era per lo più colpevole e pertanto considerano appropriata una penalità di 5 secondi tenendo conto delle condizioni della pista," concludono i Commissari.
Albon e Lawson penalizzati dopo la sprint race