Carlos Sainz ha perso il suo sedile in Ferrari in favore dell’arrivo di Lewis Hamilton, una notizia rivelata all’inizio del 2024, ancor prima che la stagione di Formula 1 prendesse pienamente il via. Questo ha dato allo spagnolo quasi un anno per valutare con calma le proprie opzioni e scegliere la destinazione migliore per il prosieguo della sua carriera. La scelta finale è ricaduta sulla Williams, ma per mesi si è parlato con insistenza di un suo possibile passaggio alla Red Bull Racing. In merito, Sainz ha chiarito se fosse mai stato davvero preso in considerazione come possibile sostituto di Sergio Perez per affiancare Max Verstappen: una prospettiva che avrebbe rappresentato un ritorno, seppur in un contesto ben diverso, a quella line-up condivisa ai tempi della Toro Rosso.
Le prestazioni deludenti di Perez nella passata stagione avevano infatti spinto la Red Bull a promuovere Liam Lawson dalla Racing Bulls alla prima squadra all’inizio del 2025. Tuttavia, dopo due Gran Premi opachi, anche Lawson è stato sostituito da Yuki Tsunoda, in un valzer di sedili che non ha lasciato particolarmente colpito Sainz.
Una situazione che, con una scelta diversa, forse si sarebbe potuta evitare. Sainz è da tempo considerato uno dei piloti più completi della griglia, capace di prendere decisioni intelligenti in gara e di esprimere un passo costante e competitivo. A confermarlo ci sono le quattro vittorie in carriera e la capacità di tenere testa a compagni di squadra di alto livello come Daniel Ricciardo, Lando Norris e Charles Leclerc. Già nella sua stagione d’esordio, inoltre, aveva mostrato un livello di competitività sorprendentemente vicino a quello di Max Verstappen, all’epoca suo compagno proprio in Toro Rosso.
Oggi, alla soglia dei trent’anni, Sainz porta in Williams non solo esperienza, ma anche un bagaglio tecnico e strategico che potrebbe rivelarsi prezioso per un team in fase di rilancio.
Max Verstappen e Carlos Sainz alla Toro Rosso nel GP di Spagna del 2015
Sainz è stato parte della famiglia Red Bull fino al 2018, trascorrendo le ultime due stagioni in prestito alla Renault. Dopo essersi liberato dal suo contratto con la squadra austriaca, l'ex compagno di squadra di Verstappen ha ottenuto molti successi con la McLaren e la Ferrari. Lo spagnolo ha dimostrato in questo periodo di appartenere al top assoluto della Formula 1 e meritava probabilmente più di un posto nel team Williams.
Sainz Rivela la Possibilità di un Trasferimento alla Red Bull
Considerate le prestazioni solide offerte da Carlos Sainz negli ultimi anni e il suo passato all’interno del programma Red Bull, in molti si aspettavano che il pilota spagnolo potesse rappresentare un’opzione concreta per la scuderia di Milton Keynes nel 2025. Ma la realtà è stata ben diversa.
Nel corso del podcast El Cafelito di Charenguito, Sainz ha rivelato che un suo approdo in Red Bull non è mai stato realmente preso in considerazione.
"Non era un’opzione concreta", ha spiegato. "Ho parlato con la Red Bull, ovviamente. Ma non c’era disponibilità. La Red Bull non mi voleva. Per un motivo o per un altro, non si è trovato un accordo."
Alla domanda su cosa abbia ostacolato la trattativa, lo spagnolo ha risposto senza entrare nei dettagli:
"Penso che chi conosce la Formula 1 sappia già perché la Red Bull non mi voleva. Non ho nulla contro la Red Bull o contro le loro decisioni, ma ho dovuto costruirmi un futuro con qualcun altro."
Infine, gli è stato chiesto se Max Verstappen — suo ex compagno di squadra ai tempi della Toro Rosso — avesse avuto un ruolo nella mancata trattativa.
"Non lo so, chiedetelo a lui", ha risposto Sainz. "Non sapete cosa significhi davvero farsi una vita con qualcun altro."