Lorenz Frey-Hilti, team principal della Emil Frey Racing, ha elogiato la straordinaria passione di
Max Verstappen per il motorsport. Lo svizzero si è detto profondamente colpito dalla dedizione e dall’attenzione ai dettagli mostrata dal campione olandese.
Nonostante si fosse appena qualificato per il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, Verstappen non aveva ancora esaurito la sua voglia di correre. La sera prima della settima gara della stagione di Formula 1, il pilota della Red Bull
si è messo al volante del suo simulatore per prendere parte a una gara endurance su iRacing, sul tracciato del Nürburgring, sotto i colori del Team Redline.
"È praticamente dipendente dal motorsport," ha raccontato Frey-Hilti in un’intervista a Motorsport.com. "Lo fa anche nel tempo libero, ma allo stesso tempo passa ore a parlare con ingegneri e meccanici, anche a tarda notte, per cercare di migliorare la nostra vettura GT3. Conosce ogni dettaglio, anche quelli che riguardano tutti i piloti della categoria. Guarda tutte le nostre gare, ci fa domande sulle strategie adottate e vuole sapere perché abbiamo preso certe decisioni. È incredibile quanto sia coinvolto."
Dopo aver fatto sim racing nella notte di sabato, Verstappen ha vinto la gara a Imola la domenica.
Frey-Hilti evidenzia il "fattore Max"
Il passaggio da una monoposto di Formula 1 a una vettura GT3 non è affatto scontato, come sottolinea Lorenz Frey-Hilti, team principal della Emil Frey Racing. "Ma anche al volante di una GT3, Max è in una categoria a parte. Ho corso spesso sul Nürburgring Nordschleife e ricordo quanto tempo mi ci è voluto per essere veloce — e non giocavo nemmeno così tanto," ha scherzato. "È davvero impressionante: dopo appena sei giri, stava già facendo segnare i tempi migliori."
Frey-Hilti si è detto orgoglioso della collaborazione con il campione del mondo, definendola un’opportunità preziosa per il team. "Abbiamo una line-up di piloti molto competitiva, e Max collabora con noi nei test. Credo che abbiamo il miglior collaudatore al mondo per una vettura GT3," ha affermato. "Questo è il cosiddetto ‘fattore Max’. Abbiamo già avuto modo di lavorare con tanti piloti veloci, ma lui è semplicemente straordinario."