Herbert: "La reazione di Verstappen dipinge un quadro desolante"

17:00, 05 giu
Aggiornato: 17:35, 05 giu
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Johnny Herbert pensa che le frustrazioni di Max Verstappen, che hanno portato a una manovra controversa nei confronti di George Russell, non possono essere attribuite unicamente agli sforzi operativi della Red Bull Racing, ma piuttosto a quanto sia 'sul filo' la gente nel team austriaco.
Herbert ha notato che le mani della Red Bull erano legate in termini di quale gomma mettere sotto Verstappen, lodando anche il talento olandese per aver tenuto la macchina in pista dopo un grande scatto di sovrasterzo uscendo dall'ultima curva.
"So che la Red Bull ha detto che gli hard nuovi erano l'unica scelta, e sapevano che Charles Leclerc era sul pneumatico più veloce, quindi ovviamente avrebbe avuto più ritmo."
"La nuova serie di hard rispetto a un vecchio set di soft o medi potrebbe essere stata un'opzione migliore, ma gli hard non sembravano la scelta giusta, sarebbero sempre stati difficili per Max Verstappen con zero aderenza. Verstappen ha mostrato la sua abilità quando ha tenuto la macchina sulla pista quando è partita dritta sul rettilineo."

Scelta sbagliata di pneumatici, il primo interruttore per Verstappen

Per l'ex pilota di Formula 1 della Benetton, è stata quella particolare chiamata strategica a far scattare Verstappen: “Si può biasimare il team Red Bull per quanto accaduto alla fine? Non credo, si sono semplicemente trovati senza opzioni."
"Ma, gli hard erano decisamente il primo interruttore nella testa di Verstappen, sarebbe stato infastidito dalla sua situazione. Il successivo interruttore si è acceso quando gli è stato chiesto di lasciar sorpassare Russell, questi interruttori si sono accumulati portando alla collisione."
max verstappen na gp spanje
Max Verstappen dopo il Gran Premio di Spagna a Barcellona.
Herbert vede che la capacità della Red Bull di lottare per i titoli e di regnare sovrana sui suoi rivali è ora giunta al termine poiché mancano delle armi tecnologiche che altri team hanno, in particolare la McLaren.
"La Red Bull non è forte come una volta, ma questo perché la McLaren ha fatto un lavoro migliore. La Red Bull ha avuto un'ottima corsa e ha vinto quei quattro campionati con Verstappen, è molto molto raro continuare a dominare lo sport più di tanto."
"Altri team hanno tecnologie che li rendono capaci di avvicinarsi alla squadra leader. La McLaren è la squadra migliore, ma la Red Bull è ancora in lizza. Non ha funzionato a Barcellona, ma per loro ha funzionato a Imola."

Il dominio della Red Bull, un ricordo del passato

"Credo ancora che la Red Bull sia la migliore in termini di strategia, hanno messo in atto una strategia diversa che li ha messi in condizione di lottare insieme ai due McLaren in gara in Spagna, ma non è mai stato sufficiente."
"Sulla pura performance, chiaramente non hanno dominato come facevano un tempo, perché la McLaren lavora come un team ed è evidente."
L'ex commissario FIA poi punta alla lotta interna nel team come fonte di tutti i loro problemi sportivi.
"Sono le piccole vicende dietro le quinte alla Redbull a impedire al team di andare avanti? Adrian Newey se n'è andato, ci sono stati problemi con Christian Horner, Jos Verstappen è molto vocale riguardo alle difficoltà all'interno del team. Non è più l'armonia perfetta di una volta, ora la gente è un po' più tesa."